COMO LA VEDI

RISORSE E REALTA’ GIOVANI DELLA COMO DI OGGI

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Il 6 dicembre 31 persone di una dozzina di associazioni e realtà sociali di Como si sono incontrate per ragionare della Como che vorrebbero, partendo da quello che ciascuno ha fatto e fa per i giovani. Il world caffè – così si chiama questa metodologia – era ideato e promosso da Coop Lotta, MEET, LarioLHUB57 e Il SEME coop onlus. In avvio era presente l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Como.

 

 

Questa mattina ho dispiegato il grande foglio pieno di parole, che ho appuntato nel world caffè di giovedì sera, per scrivere questo report.

La tovaglia degli appunti ha qualche macchia di chinotto. Le briciole sono ormai scivolate via un po’ come la bella emozione della serata. Rimangono le parole raccolte e trascritte per ricostruire il ricordo di quello che hanno detto questi venti giovani più quella signora di Intercultura Como.

I tavoli erano tre: uno sul passato (buone pratiche: Como la fai), uno sul presente (risorse: Como la puoi) e uno sul futuro (Como la vuoi). Io ero al tavolo del presente. Primo round 11 persone, poi il cambio con altre dieci. Così funziona: a rotazione dopo venti minuti.

Chi comincia?

Abbiamo rotto il ghiaccio con la giornalista di Bibazz, che ci ha raccontato del progetto editoriale della testata online che si occupa di giovani a Como: manifestazioni, eventi, fatti, proposte. Ma Dalila lavora anche per Ciaocomo Radio. Bene abbiamo un gancio con due media partner. Segue tutto il vorticoso susseguirsi di interventi con attenzione. Ottimo

Siamo nel cerchio del COMUNICARE (etimologicamente: mettere un valore a servizio di qualcuno, guarda il caso la stessa radice di “Comunità”)

Rilancia allora Gabriele che “forse non tutti sanno che esiste una Webtv di Fondazione Comasca, gestita da un gruppo di ragazzi della Youth Bank e coordinati da Paolo Lipari, che tutti conosciamo. Web tv ospitata sul sito del giornale La Provincia

Non basta… i media sono un punto di forza, se conosciuti e valorizzati, perché spunta anche Millennium 82 cono la sua attività di video clip che documentano la vita della città. Ce lo dice Alex nel giro di tavolo. E io aggiungo anche questo nell’area della comunicazione e penso che documentare sia un’esigenza per la prossima edizione del world caffè.

Siti, radio, giornali, webtv, video clip… come dire: tanta roba eppure mi pare che non ci sia ancora la quadra del cerchio.

E questo lancia il secondo focus del che cosa c’è ma anche un po’ del cosa manca.

Il secondo centro è che il comunicare, oltre ad avere un oggetto che vedremo dopo, ha soggetti che creano connessioni, reti, legami. Siamo giunti nel cerchio delle RELAZIONI

C’è chi ci racconta di essere in contatto e di lavorare con altre organizzazioni (associazioni che sono lì allo stesso tavolo) così come c’è chi realizza iniziative ed eventi che hanno lo scopo di mettere in piazza, sulle strade, in azione altre associazioni ed artisti, come fa con successo la Parada o Allineamenti. C’è un’esigenza di tutti di fare rete, tutti lo affermano.

Qualcuno, ogni tanto, parla di aggregare perché c’è una dimensione delle associazioni e una del pubblico delle associazioni. Non sono la stessa cosa e questo ci deve far pensare a come aggregare e coinvolgere sempre di più.

Ma questo si esprime molto nel terzo epicentro. Il fare è spesso EVENTI perché la pratica vince su tutto: c’è il gioco, l’arte nelle sue forme diverse (musica, arti figurative, teatro…) tutto concorre a questa immagine che mi pare di vedere della FESTA che è proprio una bella immagine da associare ai giovani e a un luogo come la città, la città che tutti vorremmo.

Ma a proposito di città, in questo giro di tavolo, il tema dei LUOGHI, forse un po’ con la disillusione portata da qualche passaggio delle parole dell’assessore comunale, emerge e si parla di Spazi. Circolo Vizioso ha attivato un tavolo con il comune proprio sugli spazi per le associazioni. C’è chi obietta che le difficoltà sono di dover sostenere questa esigenza di aver luoghi con i servizi “di valore pubblico e sociale” che le associazioni realizzano per la comunità.

La domanda rimane sospesa. Come avere luoghi per fare? Trovare una palestra con le misure giuste per fare giocoleria e circo in una città come Como è così difficile? Trovare uno spazio per Ciclofficina è così difficile.

Per tornare alle parole sentite da chi rappresenta l’amministrazione, forse non ci aspettiamo risorse ma neppure ci dovremmo aspettare che risorse ci venissero chieste per popolare spazi pubblici.

E se il luogo è importante, il discorso non poteva anche riguardare le RISORSE per arrivare a scoprire una realtà giovanissima e spontanea come Luluby che la prima cosa che ha fatto è fare una festa per raccogliere fondi. E così si scopre che il mondo delle associazioni di giovani per i giovani raccogliere risorse e le dona. Mette a disposizione il proprio tempo (quantità industriali di tempo libero) e le proprie competenze per gli altri.

Gratis. Così le risorse sono principalmente Volontariato e DONO.

C’è bisogno di risorse per donare risorse. Questa è una cosa da comprendere. C’è chi riesce a ricircolare gli avanzi.

E la risposta che si può dare, può venire ancora dal mettere insieme risorse che sono per esempio anche competenze.

Ma ci voleva il filosofo per richiamare tutto a un disegno. Quali gli obiettivi e finalità comuni? Se ci siamo visti per mettere insieme i nostri sguardi sulla città, quale può essere la nostra visione di città?

Essere a un tavolo, invitati da quattro realtà del privato sociale, che cosa può significare? Realtà diverse di giovani e che si occupano di giovani di cosa sono parte?

Como la vuoi è sempre più un’esigenza.

Questa è gente concreta, che fa le cose sul serio, ma che può, e sente l’esigenza di, disegnare una città giovane, nuova, diversa.

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