IL COLLOQUIO DI LAVORO

CHI SONO

 

COSA VOGLIO

 

IMPRESA LAVORO E PROCESSI.ppt [modalità compatibilità]

 

LE REGOLE DI UN BUON COLLOQUIO

Per sostenere al meglio un colloquio di selezione occorre tener presenti alcuni elementi:

Prima di presentarsi al colloquio sarebbe opportuno cercare tutte le informazioni disponibili sull’azienda o sull’Ente richiedente.

  • RICORDARE BENE LE COSE SCRITTE NEL PROPRIO CURRICULUM

(quella è la base di partenza dove sono indicate le esperienze e i dati più importanti che la persona che vi trovate i fronte conosce)

  • CERCARE DI ISTAURARE UN RAPPORTO DI FIDUCIA CON L’INTERVISTATORE

Il selezionatore può essere il titolare dell’azienda o dell’organizzazione che sta cercando personale oppure un esperto. In ogni caso l’incontro ha un solo obiettivo: valutare la candidatura per verificare se siete la persona adatta per il lavoro e se siete migliori degli altri che ha selezionato. Per questa ragione bisogna evitare espressioni che potrebbero mettervi in cattiva luce o che possono essere male interpretate. Spiegate ogni cosa in maniera chiara. Non date niente per scontato.

  • ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO COMPOSTO

È buona cosa tenere una distanza costante dall’intervistatore. È inutile spiegare le cose a gesti o indicando con le mani. Ogni cosa deve essere illustrata a parole. Il tono di voce deve essere chiaro.

  • ESPOSIZIONE DELLE ESPERIENZE

Le esperienze devono essere descritte principalmente per le cose che si facevano e per quelle che si sanno fare. All’intervistatore interessa poco se il lavoro era in regola oppure no. Bisogna saper giustificare i lavori irregolari, dicendo che questi sono stati proposti dalle aziende e che voi non potevate rifiutarle. Se si fanno fare molte cose, bisogna puntare su quello e portare il discorso sulle cose concrete, ricordando esempi e situazioni positive.

Frase da ricordare: “I nomi delle aziende che non mi hanno messo in regola preferisco non farli”.

  • MODALITÀ ESPOSIZIONE

Attenzione che il colloquio è uno scambio di informazioni formale, dove l’obiettivo di chi fa le domande è di misurare la persona anche per il suo comportamento e per la riservatezza. Bisogna quindi evitare giudizi e di elencare cose negative, lamentandosi di situazioni che riguardano terzi (aziende o persone).

Attenzione inoltre al tono e alla sostanza del colloquio che non deve essere troppo confidenziale.

Bisogna dimostrare disponibilità e attenzione verso la proposta.

  • ALTRE OSSERVAZIONI

Al termine del colloquio potete chiedere alcune cose: quando potrete sapere l’esito della selezione, una presentazione dell’azienda o dell’Ente e di ciò che la persona assunta dovrebbe fare.

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