PRESENTAZIONE OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO

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Il 16 Giugno alle ore 14.30 presso il salone di Villa Gallia a Como abbiamo presentato il Report sul mercato del lavoro della provincia di Como.

Qual’è il senso di questa ricerca?

È quasi impossibile fermare l’immagine, il fotogramma, di ciò che accade nella realtà, nel mercato del lavoro, nell’evoluzione dei fenomeni economici e sociali.

Eppure è indispensabile osservare, studiare, adottare sistemi e strumenti innovativi che ci consentano di comprendere i fenomeni di ciò che sta succedendo per programmare, per prevenire, per intervenire.

La tentazione, in tempi di crisi, è sempre quella di ridimensionare, di ridurre, di tagliare ciò che ha il respiro lungo dell’analisi, dello studio, della comprensione. Si ritiene che sia indispensabile agire e reagire velocemente.

Capire però – nella logica – viene prima dell’agire.   Con l’Osservatorio del mercato del lavoro, con questo Report  – che più di una fotografia è il primo fotogramma di un film – vogliamo riportare la logica all’interno del nostro agire sociale. Perché operare nei servizi al lavoro è un alto e delicato compito sociale, che ha a che fare con un aspetto centrale della vita delle persone.

Se le azioni di orientamento e di accompagnamento al lavoro sono principalmente attività di consiglio, perdono di senso e di efficacia se non sono supportate da informazioni complete e articolate sulla scenario all’interno del quale ci muoviamo.

Questa esigenza non è solo degli operatori ma deve diventare il primo elemento sul quale fondare anche le iniziative politiche, economiche e culturali che tracciano e disegnano  la strategia di un sistema, di un territorio che vuole essere attivo e protagonista del proprio futuro.

I progetti di rete per il lavoro sono anche un’occasione per dare il via a un nuovo rapporto sussidiario tra i soggetti che operano nel mercato del lavoro. Vogliono essere un esempio di metodo. Lo sono specialmente perché in tempi di crisi è necessario razionalizzare, intendendo questa parola nella sua accezione più ampia: mettere in azione la ragione che nasce dalla conoscenza, dalla competenza, dalla comprensione di una realtà sempre più complessa e dinamica.

A chiusura di questi primi interventi di rete, a settembre, ci riproponiamo di proporre una riflessione anche sull’agire, sulla dimensione del servizio, sull’analisi critica di ciò che abbiamo realizzato nei servizi per il lavoro.

Il tema dei servizi al lavoro è molto dibattuto e il modello delle azioni di rete può diventare una buona pratica da diffondere perché valorizza e intrecci tra loro le diverse capacità di soggetti pubblici, privati e del privato sociale.

Luca Monti

presidente MEET

 

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